sabato 27 febbraio 2016

A San Giuseppe il Falò della Monnezza. Taranto capitale dell'In-cultura


Si sta avvicinando San Giuseppe. E come ogni anno, a Taranto soprattutto i ragazzi (e per la maggior parte minori), da circa un mesetto fino al giorno fatidico, il 19 marzo, si organizzano per dare vita al tanto atteso Falò. Ma ad essere bruciati, come vuole la tradizione, non rami secchi, ma veri e propri rifiuti da incendiare.
Ecco che, quello che dovrebbe essere un rituale di purificazione, diventa a Taranto rituale del degrado e della monnezza, da bruciare e da respirare!
Ed ecco che, luoghi come Piazzale della Liberazione, nel quartiere Paolo VI di Taranto, contrassegnati durante tutto l'anno dalla pulizia e dalla civiltà degli abitanti che lo vivono, diventano vere e proprie discariche come mostrano le immagini.
La discarica di rifiuti di ogni genere, non solo legna, ma armadi, sedie, divani e porte....  è stata fatta  utlizzando gli stessi cassonetti della spazzatura che sono stati svuotati, e impiegati come mezzo per trasportare quanto raccolto e trovato per strada. I sacchetti della spazzatura sono stati poi bruciati una sera dagli stessi ragazzi. Sembrava di assistere ad una scena surreale: sembrava di stare in una qualsiasi discarica del Sud del mondo, dove i bambini si muovono tra i rifiuti che bruciano.
Questo è avveuto nell'indifferenza del Comune di Taranto e delle forze dell'ordine. Tutti dovrebbero vigilare, ma invece nessuno si muove. Se non uno sparuto gruppo di cittadini indignati.
I vigili urbani sono stati avvisati, e così pure i vigili del fuoco. Infatti i rifiuti in questione sono stati depositati proprio sotto a dei pini.... come potete vedere dalle immagini. Siamo davanti ad un esempio tangibile, evidente di un degrado culturale. Un degrado ambientale e culturale senza precedenti.
Nel giorno di San Giuseppe,a  Taranto,  insieme ai rifiuti brucerà anche la cultura.







 

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