mercoledì 15 ottobre 2014

Dalla parte delle donne


L’associazione Donne Taranto Unite sostiene la battaglia per il ripristino di diritti troppo a lungo negati ai residenti jonici. In primis quelli che attengono la sfera delle tutele ambientali e della salvaguardia delle vite umane. Per questo, nelle ultime ore, hanno indirizzato una richiesta al sindaco e all’intero Consiglio comunale di Taranto, affinché – entro 15 giorni – gli stessi possano approvare un provvedimento con il quale si escluda “dalla variante al vigente Piano Regolatore le opere che interessano il progetto di Tempa Rossa”. Interventi che, nella fattispecie, attengono il prolungamento del pontile petroli e la costruzione di appositi serbatoi. In egual misura, sostengono le attiviste ambientaliste, sarà necessario procedere ad una revisione dell’Atto d’Intesa Città-Porto in grado di “recepire gli strumenti urbanistici contenuti nel Decreto Ministeriale del 9 maggio 2011 in materia di direttiva Seveso”.
Qualora queste richieste non dovessero tramutarsi in atti amministrativi concreti, e nei tempi utili, le referenti dell’associazione non escludono di adire le vie giudiziarie perché non si violino, ancora una volta, i diritti inviolabili dei tarantini. (CM)

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