martedì 25 giugno 2013

Ancora una Chanson de Orland

vitoff
Continua il balletto di parole e di retorica all'ombra di ciminiere sbuffanti, polveri volanti e incidenti quotidiani.
Cambiano le facce, ma non cambia l'aria che si respira sotto gli impianti.
Ballano le cifre, i milioni ballano con i miliardi.
Ballano le date, i mesi danzano con gli anni e i giorni
Ballano le ambulanze piene di ricoveri urgenti da cardiovascolare quando il mostro d'acciaio flatula indisturbato.
Ecco il discorso del ministro dell'ambiente Orlando, che ripristina lo stato di diplomazia dopo la dittatura circense di Clini.
Per chi ha tempo, buona lettura. Per chi non ce l'ha, non siamo troppo distanti dall'ennesimo esercizio di stile, quel minestrone di dietrologia, piagnisteo e necessità economica che ci tocca sorbire ogni giorno per sentirci dire sempre la stessa cosa: quest'acciaieria s'adda fare, vivi o morti! 
Poi domani, chissà..


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