sabato 20 aprile 2013

Riva ancora senza "tesssoro" se la prende con Bonelli e ignora l'AIA

Inammissibile per mancanza di fondamento giuridico: con questa motivazione il gip del Tribunale di Taranto Parizia Todisco ha detto ancora di 'nò al dissequestro dei prodotti finiti e semilavorati dell’Ilva (un milione e 700 mila tonnellate, valore commerciale secondo l’ azienda di un miliardo di euro, ma non più di 800 milioni per i custodi giudiziari) bloccati dal 26 novembre dello scorso anno. Il diniego si riferisce all’istanza presentata dai legali dell’ Ilva il 10 aprile scorso, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato in parte inammissibili e in parte non fondate le questioni di legittimità sulla legge 231/2012 'salva Ilvà sollevate dallo stesso gip e dal Tribunale di Taranto.
Il giudice, nel provvedimento fatto notificare ai legali dell’azienda a Milano, rileva che non è ancora pervenuta dalla Consulta copia della sentenza del 9 aprile scorso con la quale è stata confermata la costituzionalità della legge 231. Fino ad oggi c'è solo un comunicato dell’ufficio stampa della Consulta, pubblicato sempre il 9 aprile sul sito web della Corte Costituzionale, che ufficializza la decisione.
Analogo rilievo era stato fatto dalla Procura di Taranto, alla quale l’istanza di dissequestro dei prodotti era stata inizialmente presentata allegando il comunicato della Consulta: i pm si erano dichiarati incompetenti trasmettendo la richiesta dell’Ilva al giudice per le indagini preliminari. Quella del 10 aprile era una nuova istanz: una simile era stata già presentata nei mesi scorsi alla Procura, che aveva espresso parere negativo trasmettendo gli atti al gip Patrizia Todisco. Quest’ultima, ravvisando presunti elementi di incostituzionalità della legge 231, aveva sospeso il giudizio, rinviando gli atti alla Consulta, che ha poi deciso il 9 aprile. (GdM)


L'ex presidente dell'Ilva Emilio Riva, attualmente agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale della procura di Taranto, ha citato in giudizio il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, consigliere comunale a Taranto, chiedendo i danni per dichiarazioni ritenute lesive. Bonelli terrà una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni. Intanto, il Comitato ambientalista 'Donne per Taranto' solidarizza con il leader ecologista. (Rep)

Nessun commento: