giovedì 2 agosto 2012

I sindacati prendono le uova a Taranto mentre la partita si gioca tra Bari e Roma

Ilva, blitz dei contestatori: tensione a Taranto
Camusso: "Rubano la piazza ai lavoratori"

Un gruppo di circa 200 esponenti dei Cobas e dei centri sociali hanno interrotto il comizio del segretario Fiom Landini. "Siete i servi di Riva". Fumogeni, striscioni e polizia in assetto antisommossa. Poi torna la calma

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“Venduti, venduti, siete i servi di Riva”. Hanno fatto irruzione gridando la loro rabbia nei confronti dei sindacati “incapaci di rappresentarli” i circa 200 appartenenti ai Cobas e ai centri sociali che hanno interrotto la manifestazione dei lavoratori dell’Ilva. Momenti di tensione in piazza della Vitttoria, dove circa 5mila operai, stavano assistendo al comizio dei leader di Cgil, Cisl e Uil, che hanno dato voce alle paure dei dipendenti del colosso siderurgico su cui incombe il provvedimento di sequestro esecutivo dei sei reparti dell’area a caldo. A rischio sono i posti di lavoro di quasi 12mila persone solo tra i lavoratori diretti dello stabilimento, senza considerare
le ricadute sull’indotto.
Fumogeni, slogan, striscioni, polizia in assetto antisommossa. Si è temuto che la situazione degenerasse, ma dopo circa mezz’ora i contestatori se ne sono andati. Arrivati su un furgoncino, un’Apecar, dalla quale usciva fumo nero e rosso - probabilmente a simboleggiare i fumi delle ciminiere dell’Ilva -  hanno lasciato che il comizio, annullato nei momenti di massima concitazione, continuasse. La manifestazione è poi conclusa senza incidenti dopo gli interventi dei leader sindacali nazionali, Angeletti (Uil), Bonanni (Cisl) (fischiato in più occasioni), Landini (Fiom), e Camusso (Cgil).
Si sono vissuti attimi convulsi anche se non vi sono stati incidenti. Dopo la partenza attorno alle nove da due punti differenti della città, due cortei si sono riuniti in piazza della Vittoria dove dal palco hanno cominciato a parlare i leader sindacali. Prima Angeletti , poi Bonanni. Dopo pochi minuti dall'inizio dell'intervento di Landini, nella piazza hanno fatto incursione i contromanifestanti che si sono fatti largo nella piazza tentando di raggiungere il palco. Le forze dell'ordine sono riuscite a bloccarli, ma nel frattempo l'alimentazione dell'impianto di amplificazione è stata interrotta e il comizio è stato sospeso.
Dopo avere letto un volantino contro i sindacati, accusati di essere troppo vicini all'Ilva, e di non difendere la salute di cittadini e lavoratori, i contestatori si sono allontanati e il comizio è ripreso con l'intervento conclusivo di Susanna Camusso: “E’ stata rubata la piazza ai lavorati”, il suo amaro commento. Tutti i leader sindacali hanno detto all'unisono che è possibile e si deve "coniugare lavoro e ambiente" e che non si può pensare di risanare una fabbrica facendola chiudere.
"Non accetteremo per nessuna ragione la chiusura - ha insistito Angeletti - e se chiuderanno non staremo in silenzio ma staremo in piazza". "E' impensabile che si possano perdere ventimila posti di lavoro - ha aggiunto Bonanni - Questa manifestazione vuole richiamare l'attenzione su un'emergenza nazionale". "Non si risana un impianto chiudendolo - ha detto Camusso - e per non contrapporre lavoro a salute bisogna continuare ad investire".
Sull’episodio, da Bari - dove nel frattempo si svolgeva il vertice istituzionale nel corso del quale il ministro Clini ha annunciato per domani il decreto legge per le bonifiche in città - è intervenuto anche il presidente dell’Ilva, l’ex prefetto Bruno Ferrante: “Così non si aiutano i lavoratori - ha spiegato - bisogna sempre conservare e usare molto buon senso, chi interviene per turbare non fa un grande servizio alle ragioni dei lavoratori e della democrazia”.

Diretta / Ilva, tensione in piazza a Taranto
Clini: "Misure urgenti per le bonifiche"
Scontro sulle responsabilità dei disordini

Bloccata la manifestazione, dopo l'irruzione di un gruppo di 200 contestatori. Circa 5mila di operai alla manifestazione dei dipendenti del siderurgico che temono per il loro futuro. I leader sindacali cacciati dal palco, poi il comizio riprende. Il ministro dell'Ambiente a Bari per un vertice con Vendola e le istituzioni locali

di MARIO DILIBERTO e LELLO PARISE
 
FOTO LA CONTESTAZIONE IL CORTEO

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ORE 15.20 - Vendola plaude allo 'stile' di FerrantePer il governatore Nichi Vendola, l'ex prefetto Bruno Ferrante ora alla guida del colosso siderurgico, "corregge lo stile peggiore tenuto in questi anni dall'azienda nei confronti di Regione e governo, in un atteggiamento improntato a litigiosità. L'Ilva ha dichiarato la propria disponibilità - ha aggiunto - a fotografare tutte quelle parti dell'ordinanza del gip che rivelano l'esistenza di una relazione fra inquinamento e patologie e di lavorare per rimuovere quegli elementi che sono perniciosi per la salute e per la vita dei tarantini". Per Vendola "non è la scenografia dell'unità delle
istituzioni che può salvare la fabbrica, ma è l'atteggiamento di leale collaborazione e anche di rispetto delle prescrizioni che sono scritte in maniera moto chiara". "Noi - ha concluso - tutto questo lo vediamo come un passaggio stretto che, se superato, ci permetterà di scrivere una pagina di storia".
ORE 15.15 -  ++ ILVA RINUNCIA A RICORSI SU ATORIZZAZIONI AMBIENTALI++
"Ilva rinuncia ai ricorsi che aveva presentato contro la riapertura del procedimento per l'autorizzazione integrata ambientale, l'Aia". Lo ha detto il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, al termine dell'incontro sull'Ilva convocato oggi a Bari presso la presidenza della Regione dal Ministro dell'Ambiente Corrado Clini. "Non più conflittualità - ha aggiunto - ma confronto e dialogo attorno a delle soluzioni che possano tutelare meglio l'ambiente, la salute, i lavoro e l'impresa"
ORE 15 - Clini: "Per Taranto un provvedimento d'urgenza"'Il governo domani adotterà un provvedimento d'urgenza per fare in modo che il protocollo d'intesa dello scorso 26 luglio sia efficacemente operativo". lo ha detto Corrado Clini, specificando che "in queste ore si sta valutando se sarà una decreto legge o un'ordinanza di protezione civile". La situazione dello stabilimento Ilva rappresenta "un'emergenza nazionale", ha sottolineato. "La cabina di regia di questo protocollo - ha aggiunto - è affidato alla Regione". Clini è stato in contatto più volte, durante la mattina, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e con il ministro dell'economia Vittorio Grilli.
ORE 14.10 - Fim e Uilm contro la Fiom, è scontro su responsabilità dei disordini
di Taranto
Botta e risposta tutta interna ai sindacati che hanno organizzato la manifestazione dei lavoratori di Taranto sulle responsibilità di quanto accaduto con l'incursione dei contestatori. "La bella e partecipata manifestazione di Taranto - ha affermato in una nota Giuseppe Farina, della segreteria nazionale della Fim Cisl -  è stata disturbata nella sua parte conclusiva da stupide ed estremistiche forzature della Fiom nella gestione del comizio che ha consentito di collegare le frange più estreme di uno sparuto gruppo di Cobas con altri gruppi mercenari che si sono evidenziati nella piazza". "La vera manifestazione - ha aggiunto Farina - si è conclusa con l'intervento di Raffaele Bonanni, tutto quello capitato dopo, è solo attribuibile alle responsabilità e alle contraddizioni della Cgil e dai soliti comportamenti poco responsabili tenuti dalla Fiom nazionale, di cui peraltro è risultata essa stessa vittima". Stesso concetto ribadito dalla Uilm, per voce di Rocco Palombella, che ha parlato di "danno all'immagine di questa grande manifestazione di popolo a favore di una fondamentale realtà produttiva del comparto industriale del Paese". Pronta e polemica la risposta arrivata dalla Cgil. "Fim e Uilm farneticano - ha dichiarato seccato leader Fiom, Maurizio Landini - la Fiom, a differenza loro non ha abbandonato la piazza e ha impedito ai Cobas, a questo punto amici di Fim e Uilm, di impadronirsi di una manifestazione non sua". Alla dichiarazione è seguita anche un comunicato della Cgil: "La manifestazione di Taranto è terminata con le conclusioni del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, e quando i lavoratori sono andati via dalla Piazza. Forse qualcuno avrebbe bisogno di un calmante e sopratutto di un buon paio di occhiali".
ORE 13.50 . Fitto: "Sul decreto garantiamo pieno appoggio"
"Piena condivisione sullo strumento del decreto legge per Taranto individuato questa mattina dal tavolo istituzionale e pienamente condiviso dal ministro Clini e che già domani, ci auguriamo, possa andare in consiglio dei ministri. Questo per dare immediata concretezza e piena attuazione agli interventi di bonifica e tutela ambientale previsti dall’Accordo firmato il 26 luglio scorso al Tavolo romano. In questa direzione ho garantito l’impegno pieno dei gruppi parlamentari del Pdl affinché il decreto venga approvato rapidamente con il pieno appoggio del nostro partito". Lo ha dichiarato in una nota Raffaele Fitto a margine dell’incontro presso la presidenza della Regione Puglia con il ministro Clini.
ORE 13.30 - Ferrante: "Gli impianti in piena attività, siamo vicinissimi ai lavoratori"Il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ha confermato che "gli impianti di Taranto sono in piena attività, non possono essere assolutamente spenti, perchè per spegnere gli impianti come quelli occorrono interventi tecnici molto complessi, difficili e laboriosi. I custodi si sono insediati e stanno prendendo conoscenza della realtà dello stabilimento di Taranto". La dirigenza dell'Ilva "è vicinissima ai lavoratori - ha ribadito l'ex prefetto - e con loro combatteremo per far valere le nostre ragioni". "Confermo - ha proseguito Ferrante - la nostra precisa e decisa volontà di tutelare i livelli occupazionali e la vita dell'impresa".
ORE 12.41 Clini, domani il decreto legge su Taranto
Domani il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, in accordo con il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, presenterà al Consiglio dei ministri una proposta di decreto legge su Taranto per gli interventi di bonifica e di tutela ambientale.
ORE 12.02 - I numeri della manifestazione
Secondo le forze dell'ordine, ai due cortei organizzati da Cgil, Cisl e Uil hanno partecipato poco più di 5 mila persone.
ORE 12 - Tolti i presidi, riprende la circolazione a Taranto
Si è conclusa la manifestazione dei sindacati e in città è tornata la calma. Gli operai hanno lasciato la piazza e anche i lavoratori delle ditte di appalto dell'Ilva che avevano bloccato il ponte girevole. La circolazione dei veicoli è ripresa ora regolarmente.
ORE 12.14 - Ferrante, Ilva: "Così non si aiutano i lavoratori"
"Bisogna sempre conservare e usare molto buon senso, chi interviene per turbare non fa un grande servizio alle ragioni dei lavoratori e della democrazia": così il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, a Bari ha risposto sull'interruzione della manifestazione.
ORE 12.12 - A Bari il vertice istituzionale con Clini

Nel frattempo, a Bari, è cominciato intorno alle 11 il primo incontro istituzionale della giornata sulla questione dell'Ilva di Taranto. Al tavolo, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini: entrambi non hanno rilasciato dichiarazioni all'inizio dell'incontro. Con Vendola e Clini ci sono anche il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido, il presidente del consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna e il parlamentare del Pdl, Raffaele Fitto (ex presidente regionale).
ORE 12.02 - Bonanni: "Vergogna""E' fallito il tentativo di oscurare la manifestazione", ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Chi ha organizzato questo blitz violento è contro i lavoratori dell'ilva e non vuole il futuro di Taranto. E' solo una forma di protesta violenta, figlia dell'estremismo e forse anche di infiltrazioni di mercenari". Per Bonanni "si dovrebbero vergognare perché in piazza c'erano migliaia di lavoratori pacifici con le famiglie. Ma la piazza vera era tutta con noi. Questo è quello che conta. Chi alimenta l'estremismo e l'antagonismo dovrà riflettere, perché quando si semina odio si raccoglie solo tempesta".
ORE 11.55 - Conclusa la manifestazioneE' stata liberata la piazza di Taranto che ha ospitato il comizio e la contestazione. Gli operai stanno abbandonando la zona, che resta presidiata dalla polizia. Lo sciopero però continua: è stato infatti deciso per il blocco di 24 ore dei dipendenti dello stabilimento, dove comunque sono regolarmente al lavoro gli operai "di comandata" sugli impianti a funzionamento continuo.
ORE 11.40 - L'amarezza di Susanna Camusso
"Non è giusto e legittimo impedire lo svolgimento di una manifestazione", ha detto la Camusso quando la situazione è tornata alla normalità e dopo aver tenuto il suo comizio. "Hanno ottenuto una visibilità che altrimenti non avrebbe avuto - ha aggiunto Camusso - questa non è una gara a chi grida di più". Camusso ha sottolineato che "è sempre facile dire che si poteva fare qualcosa in più. Non è accettabile che in una vicenda così complicata si faccia del sindacato e dei lavoratori il capro espiatorio". Sull'incerto futuro dell'Ilva, Camusso ha spiegato: "Non si risana uno stabilimento semplicemente fermandolo perchè così facendo si mette una croce su uno stabilimento mentre servono interventi con l'impianto in marcia".
ORE 11.30 - Uno dei contestaori: "Questi sindacati non ci rappresentano"
"Questi sindacati non ci rappresentano". Lo ha detto uno dei contestatori, operaio dell'Ilva, che hanno interrotto il comizio dei segretari confederali e dei metalmeccanici a Taranto. "Hanno tirato il peggio di noi, il peggio di questa città . In quella fabbrica - ha aggiunto - non ci sono diritti, non c'è dignità. C'è abbandono totale. Noi conosciamo i nostri problemi e chi ci rappresenta. Se un segretario interviene a un'assemblea manifestando solidarietà a otto persone che ci hanno sottomessi, perseguitati, minacciati e avvelenati - ha concluso il lavoratore - è un sindacato che non conosce i nostri diritti o è troppo assoggettato all'azienda".
ORE 11 ++ RIPRENDE IL COMIZIO++
I contestatori, dopo circa mezz'ora dal loro 'blitz' in piazza Vittoria, hanno lasciato il palco, e gli organizzatori hanno deciso di riprendere la manifestazione. Dopo Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni (più volte contestato con fischi dalla piazza), è la volta di Susanna Camusso, leader della Cgil. I contestatori appartenenti ai Cobas sono arrivati con un motocarro fino al palco accendendo anche alcuni fumogeni. A quanto pare l'automezzo si era mosso assieme a uno dei cortei, quello partito dall'Arsenale. I contestatori hanno poi preso la parola con un impianto audio montato sul 'tre ruote' giunto nella piazza e, dopo aver preso le distanze dai sindacati, hanno anche letto un comunicato per ricordare l'anniversario della strage di Bologna.
ORE 10.52 - Le forze dell'ordine allontanano i contestaori
Momenti di vera concitazione in piazza della Vittoria, dove i contestatori dovrebbero abbandonare l'area. La polizia si sta 'spingendo' verso i lati esterni della piazza. Le forze dell'ordine in assetto antisommossa si sono compattate in un cordone. "Andiamocene altrimenti ci caricano", dicono al megafono i rappresentanti dei Cobas, che urlano: "Lo facciamo per i nostri figli".
ORE 10.54 - Contestatori in piazza con uova e fumogeni
I contestatori che hanno interrotto la manifestazione sindacale di Taranto sono giunti in piazza facendosi largo tra la folla a bordo di un Apecar. Hanno diffuso fumogeni e lanciato uova contro il palco da dove era in corso il comizio.
ORE 10.50 - Leader sindacali lasciano la piazza scortati dalla polizia
I leader sindacali nazionali hanno lasciato piazza della Vittoria scortati dalla polizia.
ORE 10.40 - "Siete i servi di Riva"Momenti di tensione a Taranto, dove è saltata la manifestazione. Contestati i sindacalisti. I contestatori sono arrivati in piazza gridando "Venduti". Polizia e carabinieri in assetto antisommossa, sono ai lati della piazza e stanno avanzando gradualmente.
ORE 10.27 ++LA MANIFESTAZIONE E' INTERROTTA ++
I contestatori bloccano il comizio, ufficialmente interrotto. Camusso: "Si è rubata la piazza ai lavoratori". Si tratta di 200 persone, che hanno fatto irruzione durante il comizio, appartengono alle sigle Cobas Taranto, Cobas Brindisi e Lavoratori liberi e pensanti.
ORE 10.20 - Irruzione al comizio
Il comizio di Raffaele Bonanni è stato interrotto dall'arrivo di un gruppo di contestatori, che si sono infiltrati e hanno raggiunto il cuore della piazza. Molti dei partecipanti si sono allontanati, raggiungendo il retro del palco.Si tratta di un gruppo di perosne su una automobile con fumo nero e rosso, a simboleggiare i fumi dell'Ilva. L'automobile avanza tra la folla. Il comizio è interrotto. Le forze dell'ordine cercano di mantenere la situazione sotto controllo. Qualcuno dei contestatori è arrivato anche sul palco. I leader sindacali non sono più sul palco. L'aria è piena di fumo.
ORE 10.17 - Fischi per Bonanni segretario della CislQualche contestazione si è registrata nei confronti del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al suo arrivo al corteo subito dopo il ponte girevole.
ORE 10.05 - Angeletti: "Non accetteremo la chiusura per nessuna ragione"
I leader sindacali si stanno alternado sul palco e hanno cominciato il loro comizio davanti alle migliaia di lavoratori. Il primo a parlare sul palco allestito in piazza della Vittoria, il segretario generale della Uil. "Non accetteremo per nessuna ragione la chiusura dell'Ilva". Molto spesso parlano persone che non conoscono quello che dicono".
ORE 10.04 - Migliaia di lavoratori in piazza
I due cortei partiti separatamente si sono congiunti in Piazza della Vittoria dove sta per cominciare il comizio che verrà concluso dai segretari nazionali di Cigl, Cisl e Uil. La piazza è gremita da migliaia di persone. Sono circa 7mila
ORE 10 - Partito il corteo a Genova
Almeno 2.000 manifestanti partecipano a Genova al corteo organizzato dai lavoratori dell'Ilva per protestare contro l'ipotesi di chiusura dello stabilimento di Taranto. Alla manifestazione sono presenti anche le Rsu di Fincantieri, e degli stabilimenti Ilva di Racconogi e Novi Ligure. I manifestanti sono partiti dallo stabilimento di Cornigliano e, attraverso Sampierdarena, raggiungeranno il centro di Genova. Una delegazione sarà ricevuta in Regione dal presidente, Claudio Burlando.
ORE 9.36 - Camusso: "La questione Ilva riguarda l'intero assetto industriale del Paese"
"Il problema dell'Ilva è il problema dell'assetto industriale del nostro Paese. Dobbiamo sapere che se non si trovassero soluzioni saremmo costretti a importare acciaio dall'estero". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che partecipa ad uno dei due cortei organizzati dai sindacati a Taranto dopo il sequestro dell'area a caldo del siderurgico. "E' essenziale che l'azienda cambi atteggiamento, perché troppo spesso ha avuto quello di chi voleva fare tutto ciò che desiderava, senza attenzione ai problemi e anche all'innovazione tecnologica fondamentale per fare produzione di qualità". "Speriamo - ha aggiunto - che i segnali di questi giorni siano positivi, perchè occorrono risorse, scelte e rispetto per tutti i soggetti in campo".
ORE 9.30 - Partito il secondo corteoE' partito poco fa dal piazzale antistante l'Arsenale militare di Taranto il secondo dei due cortei organizzati. In testa campeggia un grande manifesto con la scritta: "Difendere il lavoro per tutelare salute, sicurezza e ambiente". Al corteo partecipano molte donne. Imponente il servizio d'ordine con carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa per scongiurare possibili problemi di ordine pubblico.
ORE 9.32 - "Il lavoro non si tocca"
Il primo dei due cortei, quello partito dalla città vecchia con i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, sta già risalendo il centro di Taranto per dirigersi in piazza della Vittoria. Il corteo è aperto da un grande striscione verde di Fiom, Fim e Uilm, con lo slogan "coniugare l'occupazione con l'ambiente". Tra gli slogan scanditi dai lavoratori, "Il lavoro non si tocca" e "la fabbrica è nostra e non si tocca".
ORE 9.16 - Timore per possibili infiltrazioni
Imponente lo schieramento di forze dell'ordine e anche il servizio di sicurezza dei sindacati. E' proprio da uno degli addetti alla sicurezza che arriva l'allarme: "Per il momento è tutto tranquillo, ma sappiamo di possibili arrivi da Bari di gruppi di black bloc".
ORE 9.05 - Già migliaia i partecipanti
Sono circa 5mila gli operai in strada che si stanno organizzando per far partire i due cortei.
ORE 9 Traffico bloccato e cortei pronti per la manifestazione
I primi gruppi di lavoratori delle aziende appaltatrici dell'Ilva di Taranto stanno risalendo lungo la città vecchia, diretti al centro, dove si svolgerà la manifestazione. Il centro della città, e soprattutto piazza della Vittoria, è animato già dalle 7 di questa mattina. Un grande palco è stato installato nella piazza centrale della città, dove parleranno i vertici delle organizzazioni sindacali. Il traffico nella città vecchia è già bloccato e le aree del centro interessate dalla manifestazione sono presidiate da un imponente spiegamento di forze di polizia. Molti i negozi rimasti chiusi, con affisso all'esterno il manifesto della Confcommercio che richiama le ragioni della protesta
ORE 8.40 - Iniziata la mobilitazione I lavoratori sono usciti dalla fabbrica per preparare i due cortei in coincidenza con lo sciopero.
ORE 8.10 - Il ministro Clini a Bari
Sempre oggi, alla vigilia della decisione del tribunale del Riesame sul dissequestro dell'ilva, attesa per domani, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini sarà a Bari per un vertice sulla situazione con le istituzioni locali, l'azienda e i sindacati. Oggi il ministro vedrà il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il sindaco e il presidente della provincia di Taranto "per dare attuazione al protocollo d'intesa sottoscritto il 26 luglio" per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto. Poi ci sarà un incontro con i rappresentanti dell'azienda, mentre nel pomeriggio è previsto un tavolo con le organizzazioni sindacali e confindustria.
ORE 8.06 . Il rischio black bloc
Imponente il servizio di sicurezza. Nulla viene lasciato al caso. Neanche le insistenti voci di possibili infiltrazioni da parte di gruppi black bloc. Per questo i punti nevralgici della città saranno presidiati da poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa.
ORE 8.05 - I cortei
Sono due i cortei che, a partire dalle 9, raggiungeranno il centro cittadino. Uno partirà dal Ponte di Pietra, nella città vecchia, raccogliendo i lavoratori provenienti dal siderurgico; l'altro si avvierà da via di Palma, nei pressi dell'arsenale della Marina, raccogliendo i lavoratori dell'indotto. "Non è una manifestazione contro la magistratura - hanno spiegato i sindacati - ma un invito alla città a sostenere la lotta dei lavoratori". Anche i commercianti solidarizzeranno con gli operai. Al passaggio dei cortei Confcommercio farà abbassare le saracinesche dei propri negozi.

FOTO LA FIACCOLATA

ORE 8 - La manifestazione
A Taranto oggi sciopero di otto ore e grande manifestazione sindacale a sostegno dei lavoratori dell'Ilva e delle loro famiglie, dopo la fiaccolata e la veglia di preghiera di ieri. Saranno i leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil a concludere con un comizio dal palco allestito nel centro della città, in piazza della Vittoria, il corteo, che si terrà in coincidenza con uno sciopero di 24 ore. Alla manifestazione parteciperanno anche lavoratori degli stabilimenti di Genova e Piombino. Sarà presente anche l'Ugl.
(02 agosto 2012)

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